La Nutrizione Ortomolecolare si occupa degli aspetti della nutrizione umana basata sulla somministrazione di vitamine, aminoacidi, proteine, minerali, metalli ed altre sostanze in quantità ponderali, tramite l'alimentazione e/o gli integratori alimentari. O viceversa sull' evitare l'assunzione di queste sostanze, tramite le scelte più opportune dei cibi. Ponderali significa in quantità misurabili come peso, contrariamente a quanto avviene, ad esempio in omeopatia od oligoterapia. La quantità di sostanze somministrate è una della differenze principali rispetto alla oligoterapia, che in alcuni casi usa le stesse sostanze ma in quantità molto più ridotte.
Trattando di alimentazione, la Nutrizione Ortomolecolare prende in esame, sotto alcuni aspetti, anche le acque minerali. Gli interventi sono volti a sopperire alla carenze o a ripristinare i corretti equilibri tra sostanze antagoniste, come ad esempio il rapporto tra sodio e potassio all’ interno delle cellule.
L’ uomo è costituito per circa il 63% da acqua, per il 22% da proteine, per il 13% da grassi e per il 4% da minerali e vitamine.
Da un punto di vista ancora più elementare, prettamente chimico, siamo composti principalmente da ossigeno (65% circa), carbonio (17% circa), idrogeno (10% circa), azoto (3% circa), minerali (5% circa).
Ogni singola molecola di cui è composto l’ organismo umano, deriva dagli alimenti che consumiamo e dall’ acqua che beviamo.
Nutrirsi di cibi della migliore qualità e nella giusta quantità aiuta ad ottenere il massimo potenziale di buona salute e di vitalità e a tenere lontane le malattie.
La dieta moderna si è notevolmente allontanata dalla giusta assunzione e dal miglior equilibrio dei nutrienti.
Ciò è dovuto al fatto che mentre per la quasi totalità della storia dell’ umanità, si sono verificati soltanto piccoli cambiamenti a livello globale, in quest’ ultimo secolo appena terminato, ma soprattutto nell’ ultimo ventennio, abbiamo iniziato a fare un uso maggiore di grassi denaturati (forma trans) e polinsaturi, che si ossidano con facilità, e di zuccheri raffinati. Ogni sondaggio mostra che anche coloro che credono di seguire una dieta ben bilanciata, non riescono assolutamente a raggiungere la quantità ideale di vitamine, carboidrati complessi e sali minerali.
Inoltre c’è da considerare il fatto che in agricoltura si fa uso da molto tempo di sostanze chimiche completamente estranee al ciclo biologico delle piante e degli animali, con conseguenze disastrose sull’ equilibrio biologico del terreno.
Sostanze come i pesticidi o i diserbanti rimangono come residui nei cibi dando luogo a fenomeni di tossicità cronica.
Questo modo di produrre dà come risultato non solo cibi inquinanti, ma anche scadenti dal punto di vista organolettico e poveri di sostanze nutritive, specialmente in vitamine e sali minerali.
La nutrizione ideale non è una soluzione nuova, molti grandi personaggi del passato l’ avevano già prospettata.
Nel 390 A.C. Ippocrate avevo dichiarato: fate sì che il cibo sia la vostra medicina e la medicina sia il vostro cibo. Edison all’ inizio del XX secolo disse: il medico del futuro non prescriverà medicine, ma farà si che i suoi pazienti si interessino alla cura della loro costituzione, della dieta, delle cause e della prevenzione delle malattie.
Nel 1960, uno dei geni del nostro tempo, Linus Pauling due volte Nobel, coniò l’ espressione Nutrizione Ortomolecolare.
Fornendo all’ organismo le molecole giuste (orto), quasi tutte le malattie verrebbero eliminate. La Nutrizione ideale, disse, è la medicina del domani.
Nel 1984 Patrick Halford ha fondato a Londra l’ Institute for Optimum Nutrition (Istituto per la Nutrizione ideale) con l’intenzione di avviare ricerche e promuovere i principi di una nutrizione ottimale. I suoi studi hanno esaltato le virtù di una sana alimentazione e delle supplementazioni delle vitamine.
Aveva già allora messo in guardia dai pericoli derivanti dalla presenza di piombo nella benzina, dagli additivi (circa 75 mila quelli ora usati nel mondo) contenuti negli alimenti, dalle sostanze inquinanti presenti nell’acqua, dai cibi fritti e dai radicali liberi.
Negli ultimi decenni la nostra alimentazione è cambiata, in senso quantitativo e qualitativo, cosi velocemente da non lasciare il tempo al nostro organismo di adattarvisi. Come risultato sono comparse le malattie cronico-degenerative che costituiscono oggi la principale causa di malessere e di morte (cancro, malattie metaboliche come il diabete, cardiocircolatorie, artrosi, malattie autoimmunitarie).
Da quanto detto finora, sono convinto che la Nutrizione acquisterà un peso sempre maggiore nella prevenzione delle malattie.
Ormai la prevenzione diventa una necessità, non soltanto perchè il peso economico della spesa sanitaria è sempre più difficile da sopportare, ma anche perché, attraverso i mezzi d’ informazione, il pubblico comincia ad essere informato, ad esempio sulla possibilità di ridurre il rischio di tumore smettendo di fumare, evitando modi di cottura aggressivi, consumando più frutta e verdura fresche ed evitando le esposizioni eccessive al sole; o anche sulla possibilità di ridurre il rischio di patologie cardiovascolari adottando una dieta ricca di acidi grassi della serie Omega 3.
Poiché la vita media si è allungata, meglio evitare seri guai alla salute ed avere una grande vitalità, aumentare il capitale salute ed essere in forma tramite una nutrizione che apporti tutte le sostanze indispensabili al buon funzionamento dell’organismo.
Dr. Silvio Colussi MD-TM