Questa oggi è una delle più importanti cause di malattia, e sicuramente è una delle meno conosciute.
La mancanza di un’ informazione che sia veramente corretta, conduce milioni di persone a scelte che contribuiscono a creare un precario stato di salute, sacrificando spesso il proprio benessere in cambio della comodità offerte da tecnologie (telefoni cellulari, forni a microonde, ecc.) che non forniscono assolutamente garanzie d’ innocuita.
Cenni storici
Fu durante la Seconda Guerra mondiale che la cottura a microonde fu sviluppata da scienziati tedeschi, che per fornire un supporto logistico durante l’ invasione della Russia, idearono un apparecchio che permettesse la preparazione in tempi ridotti di un gran numero di pasti da fornire alle truppe
Dopo la guerra gli alleati scoprirono le documentazioni delle ricerche mediche tedesche eseguite su questi apparecchi, e le trsferirono negli USA per ulteriori approfondimenti scientifici.
I Russi, che eseguirono una ricerca molto seria sugli effetti biologici, dichiararono, nel 1976, fuori legge questi apparecchi, avvisando al contempo la comunità internazionale dei rischi biologici e ambientali che possono derivare dall’ uso di questi forni.
Le microonde sono una forma di energia elettromagnetica come quelle della luce o della radio. La moderna tecnologia le utilizza per trasmettere a grandi distanze messaggi telefonici, programmi televisivi, informazioni da e per satelliti, ecc.
L’ energia delle onde cambia di polarità, dal positivo al negativo, per un dato numero di volte durante ogni ciclo. Ogni forno produce una radiazione della lunghezza d’ onda di circa 2450 megahertz (MHz) che interagisce con le molecole dei cibi.
Mentre nei forni tradizionali il calore passa dall’ esterno verso l’ interno del cibo, in quelli a microonde avviene il processo opposto.
Le microonde bombardano il cibo all’ interno, a livello cellulare, facendo cambiare la polarità delle molecole ad una frequenza di circa 100 milioni di volte al secondo. Questo movimento provoca una frizione che provoca calore che “riscalda” il cibo. Purtroppo questa forza violenta deforma e danneggia la struttura delle molecole rendendo estremamente nocivo l’ alimento che è stato scongelato, riscaldato o cotto in questo tipo di forno. Non è più cibo, ne ha conservato solo la forma esteriore.
L’ Università del Minnesota (USA) ha fatto pubblicare nel 1989 un avvertimento alle famiglie riguardo al riscaldamento del latte per i neonati: Il riscaldamento nei forni a microonde provoca la perdita delle vitamine e nel caso del latte materno vengono distrutte alcune sue proprietà protettive.
La dott. Lita Lee, su Lancet del 9 dicembre 1989 ha scritto: “ Le microonde agiscono in modo nefasto sugli aminoacidi (componenti di tutte le proteine) trasformandoli in forme biologicamente inattive. Inoltre, uno di questi, la L-prolina, è stato trasformato nel suo
D-isomero, di cui si conoscono le sue caratteristiche neurotossiche (nocive al sistema nervoso) e nefrotossiche (nocive ai reni).”
Il seguente è un breve resoconto degli studi eseguiti in Russia e pubblicati sull’ Atlantis Raising Educational Center di Portland, Oregon (USA).
In quasi tutti i cibi testati sono stati trovati composti cancerogeni. I tempi di esposizione dei cibi alle microonde NON sono stati maggiori di quelli necessari per gli scopi prescelti, cioè cottura, scongelamento o riscaldamento.
Nel forno a microonde:
- il latte e cereali trasformano alcuni dei loro aminoacidi in sostanze cancerogene.
- anche esposizioni molto brevi di verdure crude, cotte o scongelate trasformano i loro alcaloidi in cancerogeni.
- lo scongelamento di frutta trsforma il contenuto di glucosidi e di galattosidi in sostanze cancerogene.
- avviene, nelle verdure, la formazione di radicali liberi cancerogeni, specialmente nelle radici (carote, barbabietole, rape, ecc.)
- nella carne riscaldata, si formano d-nitrosodietanolamine, note per essere cancerogene. Inoltre avviene anche una degradazione delle proteine.
- diminuzione del valore nutritivo dal 60 al 90% in tutti gli alimenti testati; diminuzione della biodisponibilità del complesso delle vitamine B, della C ed E, dei minerali essenziali e dei fattori lipotropi (sostanze che sono capaci di modificare il metabolismo dei grassi).
E’ sorprendente constatare come fino ad ora siano stati eseguiti pochissimi stuti scientifici sugli effetti delle microonde sui cibi, considerando la progressiva diffusione di questi apparecchi.
Nel 1991 ci fu una causa civile per una donna deceduta dopo una trasfusione di sangue che era stato pre-riscaldato in un forno a microonde.
Anche rimanere per alcuni minuti accanto ad un forno a micoonde in funzione può essere etremamente pericoloso. Sappiamo che le cellule “esplodono dentro al forno”, provare a friggere un uovo. Noi siamo composti di miliardi di cellule (circa 80 mila miliardi), e possiamo immaginare quante potrebero essere danneggiate dalla vicinanza ad un forno a microonde in funzione per 5-10 minuti.
I vari studi scientifici, svizzeri, tedeschi e russi, ecc hanno portato tutti alle stesse conclusioni. Alimentarsi troppo frequentemente o addirittura in modo continuativo con cibi cotti o comunque trattati nel forno a microonde provoca o può provocare:
- interruzione e/o alterazione della produzione degli ormoni maschili e femminili.
- riduzione o alterazione delle vitamine, dei minerali, delle proteine, dei grassi, e degli altri nutrienti. In questo modo l’ organismo riceve poco o nessun beneficio.
- peggioramento dei rapporti tra colesterolo HDL e LDL.
- i minerali dei vegetali sono trasformati in radicali liberi cancerogeni.
- crescita dei tumori intestinali e dello stomaco.
- aumento di cellule cancerogene nel sangue.
- deficienze immunitarie dovute ad alterazioni delle ghiandole linfatiche e del siero ematico.
- perdita di memoria e di capacità di concentrazione, instabilità emotiva e diminuzione dell’ intelligenza.
Dr. Silvio Colussi MD-TM
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