mercoledì 20 gennaio 2016

Biocibernetica dello stress

L' antefatto è che l' Uomo è una Unità psicofisica composta dalla mente, dal corpo e dallo spirito interagenti tra loro. La Medicina allopatica, quella "ufficiale corrente", ha trascurato la possibilità di AUTOGUARIGIONE, pur avendo ridotto, in apparenza, alcune malattie infettivo-infiammatorie, non è riuscita a dare soluzione alle forme degenerative e autoimmuni.

La Biocibernetica fondata negli anni sessanta è una terapia che integra le tecniche psicologiche e le tecniche corporee. In tempi precedenti, l' intera gamma della materia vivente, dalle balene ai microbi, dalle sequoie alle alghe era considerata come un unico essere vivente in grado di manipolare l' atmosfera secondo le proprie necessità. In altre parole, la vita sarebbe un sistema complesso che si autoregola. Se, come scritto, l' essere umano non è un insieme di organi isolati, l' ARMONIA delle parti è la condizione essenziale per stare in salute. Una parte del cervello, chiamata mesencefalo, è stata molto trascurata e non si è considerato il fatto che MOLTE malattie insorgono dall' alterato rapporto con il sistema neurovegetativo, che a sua volta, ha strettissimi rapporti con il sistema limbico (le EMOZIONI).

Il Dr. Selye, autorevolissimo scienziato esperto dello stress e delle sue conseguenze, afferma che tale sistema attiva la risposta ad un "aggressione" indipendentemente dall' origine della stimolo, sia che provenga dall' esterno oppure dall' interno dell' organismo. In altri termini lo "stress" può essere originato da eventi psichici (lutti, abbandoni, incompatibilità relazionali, ecc.), chimici (farmaci, alcool, droghe, fumo di sigarette, inquinanti, ecc.), sonori, elettromagnetici (telefonini, antenne, ecc.) oppure da radiazioni ionizzanti (raggi X, raggi gamma). La conseguente reazione di risposta coinvolgerà, ogni volta, l' ipotalamo e l' ipofisi nel cervello, la tiroide, le ghiandole surrenali, il pancreas, le gonadi, (ovaie e testicoli). L' intero organismo dovrà, se in grado, aumentare le "spese" per affrontare e, quando possibile, neutralizzare l' evento.

La prima fase viene definita di "Allarme", che cessa una volta eliminata la causa del "disagio". Nei casi in cui il "disagio" perdura, l' organismo organizza una "Resistenza" che può durare anche anni. Successivamente alla fase di "Resistenza" comparirà quella di "Esaurimento" che conclude il "ciclo". Tale condizione biologica, molto comune ai giorni nostri anche tra i giovani, è rappresentata da una RIDOTTA ATTIVITÀ CELLULARE sia delle ghiandole surrenali che della tiroide.

In altri termini, compare la STANCHEZZA fisica e psichica con la malinconia e l' apatia, gli stati d' ansia e l' irrequietezza, il nervosismo, le crisi depressive e di panico, l' insonnia. Tutti sintomi (segnali) che non sono limitati a pochi giorni, ma che durano nel tempo, logorando l' intero organismo e permettendo così alle malattie infettive e degenerative (cancro, ictus, infarto, diabete di tipo II, obesità, Parkinson, Altzehimer, e alle malattie autoimmuni della tiroide, del sistema nervoso, articolare, ecc.). di distruggere l' intero organismo. In questa situazione, definita di "ESAURIMENTO", la qualità della vita è compromessa. Arrivare a fine giornata è difficile, e lo è altrettanto ricominciare il giorno dopo.

Considerare l' uomo integrato, inteso come una globalità unitaria di funzioni vitali ossia un insieme di psiche, soma e spirito interagenti tra loro, è stata una RISCOPERTA di questi tempi e dovrà far rivedere l' intero approccio medico alla malattie.

Dr. Silvio Colussi MD-TM

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