giovedì 21 gennaio 2016

I grassi "strani"

Da qualche decennio la Medicina si ostina a parlare dei pericoli dei grassi senza però indicare quali. Ricordo, in primis, che la membrana cellulare è costituita da una doppio strato di grassi (fosfolipidi), che determina i "confini" della cellula stessa. In questo doppio strato di lipidi si trovano una serie di canali e di pompe che hanno il compito di muovere materiali dentro e fuori la cellula. Sulla stessa membrana sono posizionati anche recettori, simili ad antenne, che interagiscono con molecole circolanti come gli ormoni.

Aver favorito, con l' apporto determinante della classe medica, campagne d' informazione terroristiche nei confronto dei grassi e non aver ancora recepito il micidiale pericolo dello zucchero, ha fatto sì che moltissime persone abbiano ridotto il consumo dei grassi, anche di quelli sani, e  aumentato l' assunzione di cibi contenenti zuccheri e dolcificanti artificiali. L' inevitabile conseguenza è stata l' aumento di sovrappeso e obesità della popolazione. Assecondando questa scelta disgraziata, in modo assolutamente interessato, l' industria alimentare ha lanciato una miriade di prodotti "zero grassi", che sono però in genere più ricchi di zuccheri e di altre sostanze chimiche nocive.

E' quantomeno strano che la classe medica non si sia preoccupata in ugual maniera dei pericolosissimi grassi sintetici idrogenati (i grassi "strani") che sono introdotti a piene mani in moltissimi alimenti dalle industrie alimentari. Questi grassi, che non vengono riconosciuti dal corpo, richiedono tempi di smaltimento molto lunghi, fino a quasi due mesi per l' eliminazione del 50%, e sono estremamente tossici per l' organismo.

E' opportuno elencare alcuni dei numerosi e gravi effetti dei grassi idrogenati:
  •     Agiscono negativamente sulle membrane cellulari e sul trasporto di 
  •     Aumentano le patologie infiammatorie (ictus, cancro, allergie, infarto, artrite reumatoide, Lupus, sclerosi mutipla).
  •     Aumentano il colesterolo totale con abbassamento delle HDL (colesterolo buono) e aumento delle LDL (colesterolo cattivo).
  •     Aumentano il rischio di danno ossidativi da radicali liberi.
  •     Interferiscono con la capacità disintossicante del fegato aumentando il rischio di accumulo nel corpo di sostanze velenose e cancerogene.
  •     Disturbano l' attività del sistema immunitario (le nostre difese).
  •     Aumentano la produzione d' insulina (per resistenza periferica alla sua azione) e il rischio di diabete mellito.

Viene spontaneo chiedersi come mai questi grassi artificiali non siano annoverati tra i veleni e venga impedita la loro produzione e commercializzazione.

Dr. Silvio Colussi MD-TM

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